Gli steroidi inalatori nel bambino con broncospasmo ricorrente e asma Rivista ufficiale di formazione continua della Società Italiana di Pediatria
Sebbene i FANS siano usati da gran parte della popolazione, non sono adatti a tutti e possono a volte provocare effetti indesiderati. I FANS sono impiegati generalmente per alleviare i sintomi del mal di testa, del ciclo mestruale doloroso (dismenorrea), di strappi muscolari, del raffreddore e dell’influenza, dell’artrite e di altre malattie che causano dolore cronico. Inoltre, avendo caratteristiche antiaggreganti, sono sconsigliati nelle persone che hanno patologie coagulative Melanotan 2 10 mg Peptide Sciences | FIS-0167 prezzo e/o assumono anticoagulanti(es. Coumadin®), poiché possono andare ad interagire con il farmaco stesso, alterando i tempi di coagulazione. I FANS si accomunano per una serie di effetti collaterali che li caratterizzano, e che fanno sì che alcuni siano indicati per alcune tipologie di persone mentre altri no. In generale, quasi tutti i FANS sono accomunati dalla gastrolesività e sono quindi controindicati nelle persone che sono affette da ulcere gastriche e duodenali.
- Quando un bambino o un adolescente assume steroidi anabolizzanti, i livelli di ormoni sessuali artificialmente elevati possono segnalare prematuramente alle ossa di smettere di crescere.
- Considerato il gran numero di utenti nella comunità, l’abuso di anabolizzanti steroidei può essere un importante problema di salute pubblica.
- Di seguito una breve lista di alcune delle domande più frequenti che riguardano l’uso dei farmaci antinfiammatori.
- Sono presentati in forme predosate, come capsule, pastiglie, compresse, pillole, liquidi contenuti in fiale, flaconi a contagocce e altre forme simili di liquidi e di polveri, destinati ad essere somministrati in dosi unitarie.
Nel culturista il doping assume connotati psicologici, una forma di vera e propria (tossico)dipendenza. Il culturista non è più in grado di smettere le assunzioni, perché in caso contrario oltre che a diventare ridicolo fisicamente, cadrebbe anche vittima, molto spesso, di gravi depressioni. Le radici tuberose della pianta sono rimedi popolari usati per preparare principalmente farmaci antidolorifici; gli estratti dei tuberi contengono infatti arpagoside, una molecola che si pensa essere il principio attivo cardine cui si devono le proprietà farmacologiche della pianta. Il medico può anche raccomandare medicine e terapie differenti secondo la condizione da trattare.
Anabolizzanti naturali
Queste terapie richiedono un certo numero di visite settimanali in Ospedale o nei centri specializzati. TazaroteneAppartenente alla famiglia dei retinoidi, agisce normalizzando la proliferazione delle cellule cutanee responsabili della formazione delle chiazze. Può essere considerato un valido trattamento topico nella psoriasi a placche, garantisce un buon grado di sicurezza. Durante il trattamento si può manifestare prurito e eritema, risulta molto efficace se associato ai cortisonici topici.
- Un lavoro coordinato tra fisioterapista e medico curante potrebbe identificare le cause della persistenza di un dolore muscoloscheletrico persistente attraverso l’identificazione di una potenziale patogenesi iatrogena.
- Gli integratori alimentari sono alimenti, che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, come vitamine e minerali, o altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico.
- Tuttavia, indipendentemente dall’indicazione terapeutica, quasi tutti i farmaci analgesici rientrano nella famiglia dei FANS.
- Le terapie dell’attacco si usano in presenza di ricadute e si basano sull’uso dei farmaci steroidei (cortisonici), in particolare del metilprednisolone, sfruttandone l’effetto antinfiammatorio.
Esso si presenta sotto forma di unguento, ed è ben tollerato eccetto che sul volto, dove produce una moderata dermatite irritativa. Determina una riduzione della componente squamosa della placca, ma generalmente rimane l’eritema di base e alla sospensione della terapia vi è una ripresa della psoriasi. Si tratta di un retinoide sintetico, introdotto di recente per la terapia della psoriasi, sotto forma di gel alla concentrazione dello 0,1%. Sebbene in grado di provocare una remissione della chiazza psoriasica, il suo utilizzo è limitato dall’azione irritante, che esercita sia sull’epidermide sana sia sulla placca stessa. Le informazioni medico-scientifiche pubblicate in questo sito si intendono per un uso esclusivamente informativo e non possono in alcun modo sostituire la visita medica. Tuttavia, gli inibitori selettivi della COX-2 possono avere effetti negativi sul sistema cardiocircolatorio, per questo il loro impiego è più limitato degli altri FANS e richiede il controllo del medico.
Terapie Biotecnologiche per la Psoriasi
Il processo infiammatorio serve a contrastare il danno e favorire la riparazione tissutale. Un’altra variabile da tenere in assoluta considerazione risiede nella interazione con altri farmaci, e con la possibilità che si produca una interferenza con la loro azione. È questo il caso dei farmaci anticoagulanti, antidiabetici, anticonvulsivanti, antiretrovirali, FANS, vaccini vivi e broncodilatatori. Ci sono evidenze che suggeriscono che statine e fibrati, ovvero tutta la categoria dei farmaci ipolipidemizzanti (lipid lowering agent di seguito LLA), inducono tendinopatia che tende a risolversi dopo 1-2 settimane dall’interruzione della terapia. Anche i retinoidi sembrano essere responsabili dell’insorgenza di tendinopatia ed entesopatie (34)(35)(36). Anche i bifosfonati possono raramente indurre artriti infiammatorie come una pseudogotta.
Dal punto di vista legale, non essendo considerati farmaci, non sono sottoposti ad una rigorosa regolamentazione. Per quelli ad uso sportivo è prevista l’autorizzazione ministeriale, per altri la semplice notifica presso il Ministero, ma ve ne sono innumerevoli altri ancora, che vanno sotto il nome di prodotti salutistici (dai prodotti erboristici e dietetici a quelli omeopatici, dagli antiossidanti alle tavolette energetiche). L’intensità degli stadi farmacocinetici si riflette nella concentrazione e nella durata del composto attivo nel sangue, e questo a sua volta determina la forza dell’effetto farmacologico del farmaco. Nel dialetto sudafricano kaffir, il termine “dop” significava un fluido stimolante e forte che veniva bevuto durante le cerimonie religiose rituali.
COSA SONO I FANS
In seguito all’assunzione di ibuprofene, può manifestare capogiro, sonnolenza, affaticamento e disturbi della vista. Pertanto faccia attenzione se svolge un’attività che richiede vigilanza come ad esempio quando guida o usa macchinari, qualora durante la terapia notasse questi sintomi. Anche alcuni altri medicinali possono influenzare o essere influenzati dal trattamento con Buscofen.
Nella popolazione africana è usata da anche per trattare febbre, diabete, pressione alta e varie altre malattie del sangue. Per una panoramica più completa ed approfondita sugli estratti naturali utilizzati a scopo antinfiammatorio si rimanda all’articolo dedicato. Il foglietto illustrativo che accompagna il farmaco dovrebbe indicare se sia necessario evitare determinati alimenti o bevande. In caso di incertezza sulla compatibilità della propria terapia con un FANS, consultarne i foglietti illustrativi o chiedere al farmacista o al medico. Questi farmaci bloccano in modo specifico solo l’enzima COX-2 che stimola la risposta infiammatoria.
L’interferone potrebbe indurre artralgia, poliartriti infiammatorie ed esacerbare una artrite preesistente da epatite C. Questi eventi avversi possono essere curati tramite l’uso di NSAIDs o prednisone o l’interruzione della terapia con interferone. Le lesioni cartilaginee sono ancora più frequenti in pazienti che oltre a questo farmaco soffrono anche di fibrosi cistica (7)(8). Generalmente i pazienti che fanno uso di tale farmaco, a causa delle proprietà condrotossiche e tendinotossiche dello stesso, tendono a sviluppare i sintomi condropatici (artralgia con o senza mialgia) associati a patologie extraarticolari (tendinopatie), generalemente dopo due settimane dalla somministrazione (9)(10). L’interruzione di questi farmaci determina una risoluzione dei sintomi tra le 2 settimane e i due mesi (3)(5)(7).
La minimizzazione della terapia steroidea ha da sempre rappresentato uno degli obiettivi principali dei protocolli immunosoppressivi dopo trapianto di rene, e questo a causa dei suoi numerosi effetti collaterali. Oggi, l’impiego di una dose giornaliera di prednisone ulteriormente ridotta (5 mg) viene da molti considerato un giusto compromesso tra tossicità ed efficacia. Purtroppo, la grande variabilità inter-individuale della farmacocinetica del prednisolone non impedisce la comparsa di effetti collaterali maggiori in una percentuale variabile di pazienti anche a fronte della bassa dose utilizzata. Anche una interazione farmacologica tra prednisolone e farmaci utilizzati dopo trapianto può concorrere ad aumentare l’esposizione giornaliera al farmaco. La sospensione dello steroide rappresenta ancora l’unica procedura in grado raggiungere l’obiettivo desiderato. Oggi sappiamo che questa procedura si associa ad un maggior rischio di rigetto acuto, senza però ridurre la sopravvivenza del trapianto.